Maratona

Aspettando la maratona di Siviglia 2023

La Zurich Marathon Seville si svolgerà il 19 febbraio 2023 e attirerà runner da tutta Europa e da tutto il mondo sul suo percorso prevalentemente pianeggiante e veloce. Tra le più veloci del continente, SportShoes sarà sulla linea di partenza con uno dei nostri atleti più impegnati, Fabio Giudici.

Sebbene la maratona possa sembrare una passeggiata, anche se lunga 42 km, ci vuole molta disciplina e costanza per percorrere il percorso della maratona prescelta nel tempo stabilito. In questa intervista, Fabio ci parla del suo allenamento e dell'importanza di seguire un programma in vista della prossima maratona spagnola.

L'atleta di SportShoes Fabio Giudici non è nuovo alle maratone e tra poche settimane, il barbuto runner del Nord Italia si recherà a Siviglia. Lo abbiamo incontrato per vedere come procede la preparazione.

Per assicurarsi di avere le migliori possibilità di ottenere un PB nella maratona, Fabio gareggerà con la nuovissima Mizuno Wave Rebellion Pro, una scarpa da corsa di qualità superiore destinata agli atleti che vogliono correre a ritmo sostenuto dai 5K alla maratona completa. Su sito trovi la colorazione arancio nella versione per uomo e la colorazione nelle sfumature bianco- rosa nella versione per donna. Questa domenica, Mizuno lancerà una nuova colorazione , che abbiamo già intravisto indossata in anteprimadai nostri ambassador durante la Maratona di Amsterdam.

*DATA DI LANCIO: 26.2.23 colorazione nero/bianco(unisex) - codice prodotto MIZ5669

Ciao Fabio, è davvero un piacere riaverti qui! Allora, raccontaci del piano di allenamento alla quale ti stai sottoponendo per la maratona di Siviglia. Inoltre, utilizzi per caso qualche app per monitorare i tuoi progressi?

Ciao a tutti! Rieccomi qui a scrivere due righe per la mia nuova avventura. Da qualche settimana ho iniziato la preparazione per la maratona di Siviglia che si terrà il 19 Febbraio. Dopo aver riposato per tre settimane in cui ho ben recuperato la maratona di Amsterdam, ho iniziato a pianificare il percorso di avvicinamento sviluppandolo in tre fasi distinte; più sotto vi racconterò qualcosa relativamente al cuore degli allenamenti dei maratoneti: i lunghi. Per questa maratona io e il mio il mio coach , abbiamo scelto di privilegiare gli allenamenti specifici piuttosto che quelli generici, riducendo il chilometraggio di allenamenti interlocutori in favore di quello destinato all’allenamento qualitativo.

La prima sfida da affrontare è anche la più impegnativa: è la prima volta che preparo una maratona in pieno inverno, una stagione a me non congeniale, ma un’attenta pianificazione degli allenamenti e la possibilità di sfruttare appieno le ferie del periodo natalizio mi hanno permesso di conservare un buon livello di concentrazione sugli obiettivi ed essere abbastanza focalizzato anche per le settimane post natalizie in cui gli allenamenti sono da fare al buio e dopo una giornata lavorativa.

Tutti i miei allenamenti di questo periodo sono quasi tutte “Qualificate” ovvero caratterizzate dalla presenza di sessioni di lavoro specifico al loro interno, non mi limito a “correre per due ore” ma inserisco per esempio 3 ripetute da 5km con recupero di 2km oppure otto ripetute da 10 Minuti a ritmo maratona, raggiungendo così tre obiettivi: il primo è sicuramente di tipo estensivo cioè il classico obiettivo base per un lungo da maratona: “stare sulle gambe” un ammontare considerevole di tempo [circa il 75% del tempo della maratona desiderata] il secondo è di tipo intensivo ovvero cerco di rendere l’allenamento abbastanza intenso da richiedere un ammontare di energia paragonabile allo sforzo della gara e il terzo obiettivo è di tipo qualificativo ovvero inserisco azioni che mi permettano di allenarmi per supportare in maniera più efficace il ritmo maratona desiderato.

Per tenere traccia delle mie attività utilizzo Tredict, una piattaforma di pianificazione dell'allenamento e di analisi dell'attività su cui registro ogni mio allenamento, seduta di fisioterapia e malesseri. Ho scelto di usare questa piattaforma piuttosto che altre più note e diffuse perché nell'analisi dell’allenamento preferisco uno strumento che nasce con un focus sulla parte prestazionale piuttosto che su quella social. La sua interfaccia è molto semplice ma completa, mi permette di evidenziare i dati fondamentali degli allenamenti ma avere a portata di mano una serie di ulteriori informazioni più approfondite, così come di vedere l’andamento generale del mio trend di allenamento e di come gli allenamenti pianificati andranno a impattare sul mio stato di forma generale. Uno dei motivi che me lo ha fatto preferire rispetto ad altri competitor è la sua reattività dell’interfaccia e la leggerezza nel caricamento dei dati. È stato ideato o solo per il web e non esiste un app “tradizionale”: questa scelta controcorrente permette di avere un software in costante sviluppo con un servizio di supporto eccellente. So che Tredict non è molto diffuso, metto qualche informazione come esempio pratico:

Questa è la schermata iniziale di ogni settimana in cui ho evidenziato solo le attività di corsa ma che ospita anche tutto il resto, qui ci sono i dati fondamentali, sulla destra invece lo stato di forma e l’impegno cardiaco (reale o interpolato basandosi sui miei parametri fisici che costantemente ricalcola e sincronizza dai device che suo) impiegato.

Questa invece è l’interfaccia per il singolo allenamento, dove posso trovare tutti i valori principali facilmente leggibili nella prima parte della schermata, ma scorrendo la pagina compaiono informazioni molto più dettagliate sull’attività in una serie di grafici (per mia scelta sono due ma se ne potrebbero aggiungere altri) che ho scelto di visualizzare in base a parametri che reputo importanti per il mio metodo e stile d’allenamento:

e a seguire un’ulteriore serie di dettagli tecnici e dati, tra cui la sezione dei campi custom facilmente calcolabili secondo le necessità personali (potreste, ad esempio, scoprire che per recuperare questo allenamento dovreste bere 8 pinte di stout oppure 5 di IPA, che sono più caloriche).

A parte la sciocchezza sulle birre, che ho fatto per testare il sistema, ho inserito la cadenza con il sistema Polar perchè son sempre stato abituato ad utilizzare il parametro della cadenza in quella versione e non nella più comune versione di Garmin\Coros.

L’ultimo spunto che vorrei lasciare riguarda le gare di avvicinamento: solitamente inserisco quattro o cinque gare sui 10 o 21 km ma purtroppo il calendario in questo periodo è scarno e mi devo accontentare di una mezza maratona fatta al 6 gennaio e che ho chiuso con il tempo di 1:12:56 in cui teoricamente avrei dovuto tenere il ritmo maratona per 15 km prima di aumentare il ritmo nel finale ma si sa, una volta che si indossa il pettorale si dà fuoco alle polveri e il programma è andato alle ortiche fin da subito portando a casa poi un buon crono ed ottime sensazioni (se volete potete dare un’occhiata ai dati su Tredict qui).

La prossima gara sarà una 10km a due settimane dalla maratona in cui impostare un ritmo forsennato fin da subito così da sbloccare le gambe su ritmi elevati senza impattare troppo a livello muscolare come durata dello sforzo. Se non vi ho annoiati troppo tra circa sette giorni scriverò un’altra manciata di righe focalizzandomi su come sto migliorando la mia velocità, gli esercizi per riuscirci e come recuperare meglio.

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Grazie mille Fabio e in bocca al lupo per la maratona di Siviglia!

Intervista di Emmie Collinge e Phil Gale

Fabio Giudici è un atleta professionista, ambassador per Sportsshoes Italia . I suoi PB su strada includono 32:30 per i 10K, 1:12:26 per la mezza maratona e 2:32:46 per la maratona.

Clicca qui per seguire tutte le avventure di Fabio Giudici.

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Per ulteriori consigli, consulta la nostra Guida alla Maratona.

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