Ispirazione al Trail

Trail running nelle Dolomiti

Il runner internazionale Karl Grey, campione del mondo 2015 di corsa in montagna condivide con noi la sua esperienza nella Dolomyths Run Skyrace, una gara di trail running precedentemente nota come Dolomites Skyrace e ora parte della Salomon Golden Trail Series.

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“Nel 2015 abbiamo intrapreso la nostra prima vacanza europea in campeggio in Italia e mentre stavamo pianificando il viaggio ci è stato suggerito di visitare le Dolomiti e di affrontare la famosa Dolomyths Run Skyrace. Avendo avuto la fortuna di fare snowboard due volte in questa regione, mi sono subito lasciato convincere.

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La gara inizia e termina a Canazei (1.450m di altezza) e tocca la vetta più alta del Gruppo del Sella, il Piz Boè, con un’altezza impressionante di 3.152m. La salita verso la vetta è impegnativa: Inizialmente si attraversano dei prati, dove si trovano le piste rosso e blu della stazione sciistica, poi si attraversa il Passo Pordoi, dove il percorso in salita supera l’altezza degli alberi, e infine si incontra l’enorme distesa di roccia calcarea e ci si addentra nel massiccio stesso.

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Mentre procedi sul sentiero ripido e a zig-zag fino a raggiungere un valico, ti si può perdonare l’aver pensato di aver già raggiunto la cima, ma non è così! Infatti, da qui si entra poi in un tunnel di neve e, all'uscita, si rivela davanti a te nella sua grandezza la parete a strapiombo dell’altopiano, con l'imponente cima del Piz Boè che si erge maestosa più avanti. Vicino al percorso si trova anche la stazione della funivia e questo permette a centinaia di spettatori di poter assistere alla gara e sostenere i corridori, contribuendo a creare un'atmosfera fantastica. È stato sicuramente un momento che mi ha fatto venire la pelle d’oca... anche se può darsi che ciò fosse dovuto al calo significativo della temperatura!

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La spinta finale verso la vetta è estremamente ardua, ma vale la pena fare lo sforzo per il panorama meraviglioso e la vista mozzafiato. Tuttavia, non puoi stare fermo e contemplare troppo a lungo durante la gara, poiché la discesa è faticosa quasi quanto la salita. Devi arrischiarti e distogliere lo sguardo dal sentiero anche per un secondo e ciò significa quasi sicuramente che finirai in lacrime perché quando inizi a scendere il percorso è veloce ma molto tecnico, e mette a dura prova i tuoi quadricipiti già doloranti e affaticati. L'unico momento di lieve sollievo arriva quando esci dal tratto in pietra attraverso una piacevole pista su ghiaia lunga 150 metri. Ma questo Oh di sollievo è brevissimo, perché poi si passa velocemente tra gli alberi e si ritorna sui pascoli aperti, prima di riprendere il sentiero principale per Canazei a passo veloce. Entrando in città si viene accolti da un'ondata di commozione generale, applausi fragorosi, musica a tutto volume e un’atmosfera festiva che è sinonimo di questa famosa corsa. Con le gambe appesantite e i polmoni in fiamme, il tanto atteso traguardo è vicino ed è finalmente arrivato il momento di festeggiare con un drink.

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Che sia chiaro, la Dolomyths Run Skyrace è a dir poco una delle più grandi gare al mondo, situata in un luogo davvero straordinario. Questa esperienza esilarante e indimenticabile è stata la prima di tante altre mie avventure alpine annuali e non posso che raccomandarla".

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